Una emergenza che non può essere trascurata. Gli invasi in Puglia hanno fatto registrare un calo della portata di oltre 3 milioni di metri cubi in 7 giorni e il dissesto idrico provoca ormai nella regione una perdita di oltre 300 milioni l’anno, soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia sulla base dell’analisi dei dati di ANBI nazionale sulle riserve idriche in Italia.
Dai dati emerge “che la siccità indebolisce un territorio fragile che va salvaguardato utilizzando i fondi del Recovery Plan per la realizzazione delle infrastrutture irrigue e di opere di manutenzione per mettere freno al rischio idrogeologico”, rileva Coldiretti. “Vanno sfruttate al meglio – afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia.
Un lusso che non ci si può permettere in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare in uno scenario globale di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti e speculazioni che spingono la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione”.
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