Sulla reintroduzione della liquidazione per i consiglieri regionali. ”Trovo scandaloso aver reintrodotto dopo 8 anni la liquidazione per i consiglieri regionali, per giunta con un emendamento presentato all’ultimo momento in aula.
Ho appreso la notizia questa mattina dalla stampa, dal momento che ero assente nell’ultimo consiglio regionale a causa di malesseri dovuti alla gravidanza, per cui ho presentato certificato medico. Se fossi stata presente durante quella seduta avrei votato no e avrei denunciato quanto stava accadendo. L’unanimità di cui si parla è quella dei consiglieri presenti, ma io non ero tra quelli.
Già nella scorsa legislatura avevano provato a reintrodurre il Trattamento di Fine Mandato, non riuscendoci. Questa volta invece nel silenzio generale questa norma è passata. Non si tratta di una normale liquidazione, come stanno cercando di far passare, dal momento che i soldi saranno versati solo dalla Regione, mentre normalmente sono i lavoratori ad accantonare una quota mensile del loro stipendio per il TFR.
Uno scandalo, lo voglio ribadire, specie in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo, dovuta alla pandemia, in cui tanti cittadini hanno perso il lavoro e non riescono ad arrivare a fine mese. La politica invece di trovare i soldi per loro li ha trovati per se stessa. Chiederò spiegazioni in Commissione Bilancio per capire quanto costa questo pessimo scherzo di ferragosto ai pugliesi e da dove verranno presi i soldi”.
Sul caso si è espresso il consigliere di Lucera, Antonio Tutolo che ha annunciato di aver rinunciato al compenso. Allo stesso tempo, però, si dimostra molto critico verso Laricchia: “Il sottoscritto era assente, prima assenza di questo mandato, e non ha preso parte alla votazione con la quale il Consiglio Regionale del 27 luglio scorso ha deliberato il ripristino del trattamento di fine mandato dei Consiglieri Regionali.
L’argomento non era all’ordine del giorno della seduta ed è stato deliberato a seguito di un Emendamento presentato direttamente in aula. Con una Pec del 30 luglio scorso, indirizzata alla Segretaria Generale del consiglio Regionale, il sottoscritto ha manifestato la propria volontà di istituire con il trattamento di fine mandato di mia spettanza delle borse di studio per ragazzi le cui famiglie vivono una condizione di disagio economico.
Voglio far presente che il sottoscritto ha rinunciato al Trattamento di Fine Mandato previsto da una legge dello stato, oltre 20.000 euro, anche nella veste di sindaco. Ricordo inoltre che il sottoscritto ha rinunciato al compenso ulteriore di 1200 euro mensili previsto per i presidenti di commissione e per i capigruppo consiliari. Mi risulta che lei la scorsa legislatura rivestiva la carica di capogruppo e non mi pare abbia rinunciato ‘all’extra compenso’.
Importo quest’ultimo del valore triplo rispetto a quello del reintrodotto TFM. Alla collega consigliera Laricchia chiedo se rinuncia al reintrodotto TFM o se ne lamenta ma intasca?
Per correttezza d’informazione nei confronti dei cittadini e degli elettori dei 5 stelle devo aggiungere che tutti i consiglieri regionali d’Italia percepiscono questa indennità. Anche i colleghi di partito, delle altre Regioni, della consigliera Laricchia. Inoltre voglio notiziarie che il trattamento di fine rapporto lo percepiscono anche tutti i parlamentari ed è per ovvie ragioni di importo molto più consistente.
La pattuglia dei parlamentari 5 stelle è quella numericamente più consistente e non mi pare che la consigliera Laricchia in qualità di esponente politico regionale di quel movimento se ne sia mai lamentata o scandalizzata. Tanto dovevo per completezza d’informazione”.
New Acquaviva è anche su Telegram: le nostre news sul tuo smartphone
Comments