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Acquaviva, Lenoci parte subito: un summit con la coalizione


Dice di non essere scaramantico, ma Marco Lenoci, da 120ore sindaco di Acquaviva delle Fonti, proprio grazie a 48 voti in più della rivale al ballottaggio, la presidente uscente del consiglio comunale Francesca Pietroforte, e riuscito con la sua coalizione di centrodestra a ribaltare la situazione e i pronostici, interrompendo un decennio di governo municipale di centrosinistra.


-Mi sento come un maratoneta alla fine della corsa -dice- sono stanco ma felice perché ho tagliato il traguardo da vincitore.


Lenoci non ha ancora il pensiero rivolto alla composizione della nuova giunta che si riunita a Palazzo De Mari -CI siamo presi un paio di giorni di pausa - afferma - e ci vedremo con partiti e movimenti della coalizione all'inizio della prossima settimana, Loro indicheranno una terna di nomi.


poi sceglierò secondo criteri che ci siamo già dati. Il primo sarà quello della competenza perché gli ultimi dieci anni di amministrazione non sono stati all'altezza delle necessità del paese. Basta vedere - sostenere Lenoci


lo stato di abbandono in cui si trovano alcune aree di Acquaviva, vedi piazza Garibaldi dove a notarsi subito è l'erba alta. Non si è fatta neppure la piccola manutenzione, è una questione di decoro per gli abitanti e per chi viene a visitare Acquaviva


Sulle spalle Lenoci dice di Sentire un fardello pesante non piccolo. -Non è facile amministrare una cittadina di 20 mila abitanti - spiega facendo trasparire al telefono un pizzico di preoccupazione-e poi bisognerà vedere cosa troveremo a Palazzo De Mari.


Dal punto di vista finanziario il Comune non sta malissimo, ma l'ente è un po' ingessato' per via degli accantonamenti che ammontano a 15 milioni di euro: otto milioni sono per contenziosi, gli altri milioni per tributi che potrebbero diventare inesigibili. Se si decide di accantonare 840 mila euro all'anno per questi motivi, alla fine il Comune ha difficolta a muoversi su altri fronti»


La prossima settimana sarà decisiva anche per le prime mosse post-elettorale del centrosinistra e della sua candidata sindaca sconfitta, Francesca Pietroforte. Ci sarà una riunione della coalizione e si vedrà, probabilmente, anche se e percorribile la strada di un ricorso per il riconteggio dei voti, vista l’esigua differenza che ha portato all'elezione di Lenoci.


Al momento non sembra che il vento soffi in questa direzione, peraltro, nel computo del voti assegnati al termine dello scrutinio, non risultano schede contestate e non assegnate.

Insomma, pare una strada difficile da percorrere. Ci saranno però da analizzare le ragioni di una sconfitta che all’inizio della campagna elettorale difficile da pronosticare, cosi come la cittadina di Acquaviva resta praticamente divisa a metà tra chi ha sostenuto le ragioni di Lenoci e chi ha ritenuto di votare per la Pietroforte.


Lunedi sera Davide Carlucci, che per dieci anni ha guidato le sorti del Municipio a capo di una coalizione di centrosinistra , nel lasciare Palazzo De Mari cosi postato sul suo profilo Facebook: -Abbiamo perso, mi congratulo con Marco Lenoci, onore a Francesca Pietroforte ora lavoriamo per pacificare una città divisa a metà.


Non sarà facile, né per il nuovo sindaco, ne per l’opposizione, dopo dieci anni di amministrazione di centrosinistra e ribaltone con tanto di suspense. Lenoci infatti l’ha spuntata con il 50.21% rispetto al 49.79% di Pietroforte, vale a dire 5 mila 817 contro 5 mila 769. Il 14 e 15 maggio era stata la Pietroforte a concedere il vantaggio conquistando il ballottaggio con il 38.06% dei voti contro il 37.09 dello sfidante. In quella occasione i due erano stati separati da 121 voti in favore della candidata del centrosinistra, ma il turno di voto decisivo ha premiato lenoci


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