Ai produttori sono pagate una miseria, ai consumatori costano circa quindici volte di più. Scoppia il caso delle ciliegie pugliesi, denunciato dalle associazioni degli agricoltori. «Dopo averle salvate dal gelo e dalle grandinate con falò notturni per scaldare i ciliegeti e vaporizzazione di acqua per preservare le fioriture - scrive Coldiretti Puglia - i prezzi di vendita in campagna sono un euro al chilo». Il costo di raccolta è di un euro al chilo, grosso modo. «A questi prezzi non conviene nemmeno raccoglierle perché non si coprono i costi», commenta Lorenzo Bazzana, responsabile ortofrutta Coldiretti nazionale . Per le ciliegie Bigarreau e Georgia il mercato è freddissimo. «La forbice dei prezzi dal campo alla tavola - sottolinea Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - si è allargata in misura sconsiderata. A Milano, in una nota catena di distribuzione commerciale, stanno vendendo le ciliegie pugliesi a 16 euro al chilogrammo. Non possiamo permettere che i nostri agricoltori siano costretti ad abbandonare questa produzione storica e riconosciuta a livello nazionale per colpa dei prezzi in campagna ciclicamente troppo bassi».
Lo squilibrio dei prezzi in campagna e sugli scaffali «Lo squilibrio tra il poco che viene riconosciuto agli agricoltori e i margini spropositati che la Grande distribuzione garantisce a se stessa - ha dichiarato Raffaele Carrabba, presidente regionale di Cia Agricoltori Italiani della Puglia - è diventato un problema enorme, sempre più pressante e ineludibile per la politica, soprattutto in un momento di crisi epocale come quella creata dal combinato disposto della pandemia e dei cambiamenti climatici. Siamo di fronte a un vero e proprio sfruttamento da parte delle multinazionali della Gdo a danno degli agricoltori».
Puglia, qui il 40% della produzione nazionale Secondo dati Coldiretti, con le sue 47 mila tonnellate Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie, pari al 34% della produzione nazionale, mentre la produzione in Puglia è pari al 39,8% del totale nazionale. I ciliegi rivestono una superficie di quasi 20.000 ettari della regione, di cui oltre 17.000 della sola provincia di Bar. essere penalizzata è soprattutto l’area metropolitana di Bari. Secondo le organizzazioni degli agricoltori, la Puglia ha il primato nazionale degli ettari coltivati (62%). La raccolta in Emilia e in Veneto La stagione è partita a metà maggio in Puglia e da pochi giorni a Vignola in Emilia, le quotazioni attualmente variano da 3 a 4 euro ma è invece ancora presto per sapere che cosa accadrà ai prezzi delle ciliegie prodotte nelle altre regioni. «Finora - spiega ancora Lorenzo Bazzana - al Nord è partita soltanto la raccolta delle varietà precoci. Inoltre, a causa delle gelate e delle grandinate c’è meno prodotto rispetto a una campagna normale». Aspettiamo di vedere che cosa succederà in Veneto e nelle vallate del Trentino Alto Adige dove la raccolta inizierà in estate.
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