A distanza di anni il territorio acquavivese riprende a catalizzare l’interesse di importanti progetti che potrebbero avere un notevole impatto sulla città. Sarebbero stati presentati a Palazzo De Mari, sede del comune, la proposta di un forno crematorio da realizzare presso il locale cimitero, un progetto di impianto di trattamento umido da raccolta differenziata, sottoprodotti e deiezioni animali mediante << digestione anaerobica e compostaggio con produzione di biometano avanzato>>, che dovrebbe sorgere nella zona di espansione Pip e parzialmente in alcuni terreni agricoli prospicienti, e tra Acquaviva e Casamassima il progetto di realizzazione di un parco eolico, presentato da <<Enel Green Power>>. Con riferimento a quest’ultimo progetto, il gruppo consiliare di maggioranza <<Abc>>, costituito da Giuseppe Di Vietri e da Leonardo Laterza, in un documento spiega che <<si tratta del modello più grande di pale eoliche terrestri attualmente presenti sul mercato, un mega impianto composto da 15 aerogeneratori dell’ altezza di ben 200 metri ciascuno>>. Ministrazione di centrodestra e grazie a un accordo di programma, veniva preannunciato un insediamento industriale per la produzione di distillati alcolici. A dicembre di quell’anno comune e regione sottoscrivono l’accordo, ma nel consiglio monotematico dell’11 gennaio 2005, convocato per la fase conclusiva, qualcosa ferma il progetto che salta definitivamente. Venendo ai tempi nostri per quest’ultima iniziativa che dovrebbe operare sulla frazione organica dei rifiuti sarebbero già stati sottoscritti da giugno a settembre del 2019 << i contratti preliminari di compravendita>> dei terreni, avendo la <<Pan-Eco, con sede legale in Cuneo, in corso di elaborazione un progetto per il recupero >> di sostanza <<umide da raccolta differenziata, nonché altre biomasse assimilabili mediante la costruzione di un impianto nel territorio del Comune di Acquaviva. La parte promissaria acquirente- si legge nel testo dell’impegno preliminare- dichiara fin d’ora che entro due mesi dalla sottoscrizione del presente contratto verrà ceduto a pari condizioni alla costituenda società di scopo “Panacq”. Tra le parti è convenuto l’obbligo della riservatezza dell’accordo sottoscritto e nello specifico, per quanto riguarda i dati societari, il progetto industriale a farsi, il prezzo concordato >>. Intanto il sindaco Davide Carlucci rivela che il 22 marzo l’azienda <<presenterà in diretta Facebook il progetto di impianto a biometano che intende realizzare. Seguiranno altri incontri con esperti qualificati >>. In chiusura, Carlucci tuona: <<spero che il dibattito cittadino su questo argomento non sia intorbidato dagli interessi di alcuni “mediatori” che spingono verso l’una o l’altra soluzione, pensando al proprio tornaconto piuttosto che al bene della collettività>>.
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