Vittorio, il pescatore di Polignano dona il pesce alla Caritas di Acquaviva
- New Acquaviva
- 10 apr 2021
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"Nel blu, dipinto di blu". Il sindaco di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci, giura di aver sentito il pescatore Vittorio cantare Volare di Domenico Modugno, mentre donava alla Caritas parrocchiale di San Domenico un quintale e 200 grammi di pesce. Sgombri, lacerti e altri pesci (con nome intraducibile dal dialetto di Polignano a Mare) per un totale di tre banchi stracolmi: "Il mare è stato generoso con Vittorio e lui ha dimostrato la sua riconoscenza, donando a chi ne ha più bisogno" ha commentato il sindaco.
Il commerciante è di Polignano ma da anni ha una pescheria ad Acquaviva. Non è la prima volta che dona una così grande quantità di pesce al paese che ospita la sua attività, anzi, periodicamente - specialmente in occasione di festività come pasqua e natale - Vittorio fa grandi donazioni alla parrocchia di San Domenico.
Non è un devoto, ma un romantico. "Tutte le volte che mi è capitato di assistere alle sue donazioni l'ho ascoltato mentre improvvisava canzoni neomelodiche - ammette Carlucci - per dimostrare di essere felice e fiero di ciò che fa. Non escludo che possa essere una forma di promozione, e ben venga. Sfatiamo il mito che le donazioni debbano essere fatte privatamente".
Tra l'altro, secondo il sindaco, il comparto alimentare è uno dei pochi settori che ha avvertito meno di altri la crisi derivata dalla pandemia. Si aspetta dunque che altri commercianti seguano l'esempio del pescatore, anche se tutto sommato, si ritiene fortunato delle tante iniziative introdotte nella sua città. Dall'emporio sociale de "Le sette ceste", un supermercato gratuito confiscato alla criminalità, che offre alimenti alle persone in difficoltà, fino a "Pandora", un ente che chiede merce ai vari grandi produttori come Divella e Granoro, per poi distribuirli ai cittadini.
"La solidarietà ad Acquaviva funziona, bisogna dirlo - . afferma Carlucci - Ricordo che 8 anni fa, quando sono diventato sindaco, avevamo situazioni di forte disagio che spesso si traducevano in richieste di aiuto alimentare. Ora, oltre alla Caritas, anche i servizi sociali con il reddito di dignità, inclusione e cittadinanza, stanno ridimensionando questo fenomeno".
Eppure tutte le associazioni locali, nell'ultimo anno, hanno riscontrato un incremento di frequenza da parte dei cittadini di Acquaviva.
"È vero, rispetto a qualche tempo fa, sempre più persone si stanno rivolgendo alla Caritas, anche chi non lo aveva mai fatto prima, tra cui alcuni commercianti e baristi -. ha spiegato Carlucci - Mi viene in mente una signora laureata con figli che è venuta a parlare direttamente da me per chiedermi aiuto. Esiste anche un evidente problema di difficoltà di approvvigionamento, mi è capitato qualche volta di dover fare la spesa e portarla a casa delle persone".
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