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L’acquavivese Alberto 'Prema', da rapper ad apprendista monaco in Portogallo


Venti anni appena e una mente brillante: Alberto Pasciolla, in arte Prema, rapper originario di Acquaviva delle Fonti, si racconta tra introspezione e spiritualità e ci parla del suo percorso di rinascita che lo ha portato dall'area metropolitana di Bari ad un ashram in Portogallo.


"Non sei una goccia nell'oceano, sei l'intero oceano in una goccia", Alberto cita questa frase evocativa del poeta persiano Rumi, spiegandoci che in occidente si ha una concezione distorta e riduttiva dello yoga, che è relegato a branca del fitness, mentre invece ci sono tantissime sfaccettature che arricchiscono questa disciplina. "In realtà yoga dal sanscrito significa unione", ci dice, "l'unione del nostro essere individuale e del nostro essere illimitato".


Diplomato al liceo linguistico e insofferente all'educazione tradizionale, che non lo ha mai

rispecchiato a pieno, Alberto ha appagato la sua sete di conoscenza grazie allo studio della filosofia fatto da autodidatta e si è approcciato a poeti del calibro di William Blake e Giuseppe Ungaretti. Più di tutto però, a stregarlo è stata la spiritualità, e in quel momento ha cominciato a "studiare dentro di sé".


Questa scoperta è arrivata in un periodo complicato della sua vita: aveva crisi d'ansia e

sentiva di essere imprigionato in "un tunnel buio di cui non vedeva la via d'uscita". "La mia disperazione è diventata la mia ispirazione", ci confessa, "è stato il trampolino di lancio per questa marcia interiore, ho cercato un rimedio nella meditazione". E quando gli domandiamo come abbia fatto a capire che quella fosse davvero la strada giusta per lui, ci risponde parlandoci del destino: il fato quindi, sarebbe responsabile della sua rinascita.


L'alias Prema è riconducibile alla sua passione per la musica, che lo ha portato a realizzare un primo disco impregnato di denuncia sociale: brani come "In prima linea" e "Noi non ci arrendiamo" si ergono a manifesto della generazione Z, una generazione che ha dato vita ai Fridays For Future e che lotta per la salute del pianeta e per un futuro migliore, Oggi il suo modo di scrivere è certamente cambiato, come del resto la sua vita, e sul suo canale YouTube Alberto pubblica anche video sulla meditazione, con l'obiettivo di farla scoprire agli altri.


La scelta di partire alla volta del Portogallo nel 2020, nasce dopo aver sperimentato la meditazione con i monaci, anche in Germania. Oggi Alberto vive ad Ananda Valley assieme a persone di tantissime nazionalità diverse, europee e non, e sta seguendo un percorso da apprendista monaco.


"Faccio meditazione quattro volte al giorno, ho dedicato la mia vita al servizio disinteressato, sono vegetariano, penso positivo e amo tantissimo, me stesso, gli altri ed ogni espressione della creazione", ci dice. Alberto ha aderito al movimento "Ananda Marga", una corrente che affonda le sue radici nel tantrismo, fondata da Shrii Shril Anandamurti negli anni Cinquanta.


Diffusa in oltre 120 paesi in tutto il mondo, Ananda Marga afferma di promuovere la tutela dei diritti, l'arte, il volontariato, assieme allo yoga e alla meditazione, ed è impegnata in diversi progetti benefici. Non possiamo omettere però, le controversie che gravitano attorno alla prima fase di attività dell'organizzazione: nel 1971 il leader fu arrestato in India con l'accusa di omicidio, anche se fu poi assolto e scarcerato nel 1978.


A questo proposito Alberto sostiene che Anandamurti fu incriminato ingiustamente, reo soltanto di aver parlato di medicina, psicologia, economia, e di aver promosso la teoria del PROUT, atta a "rimuovere i problemi sociali ed economici e realizzare il giusto equilibrio tra il benessere individuale e il benessere sociale".


"E stato incarcerato quando il primo ministro indiano, Indira Ghandi, dichiarò uno stato di

emergenza per perseguitare i suoi oppositori, continua Alberto. Secondo il movimento, il leader fu persino avvelenato in prigione poiché si rifiutò di abbandonare la teoria PROUT, ma sopravvisse, e digiunò per 5 anni, bevendo solo acqua e yogurt, prima di essere scarcerato.


Ma come si vede Alberto da qui a qualche

anno?

Ci dice di avere tanti progetti, tra cui un nuovo EP in inglese, e ci lascia con questo messaggio:


"vorrei indicare i passi da fare per sentirsi felici. So com'è stare in quel tunnel buio e so come uscirne e sto approfondendo ogni giorno il mio percorso perché voglio portare più persone possibili con me, la mia vita è a servizio del benessere collettivo e quello che voglio fare è darmi completamente agli altri, agli esseri viventi e non, a tutto l'universo".


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