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Impianto di biogas ad Acquaviva, il sindaco: “Senza garanzie sui cattivi odori non si farà”



Un impianto di smaltimento dei rifiuti organici “digestione anaerobica biogas” a circa un chilometro dal centro abitato di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Il progetto di una azienda di Cuneo va avanti dal 2019 con le acquisizioni dei terreni, su 5 ettari di campagna (foto anteprima di repertorio). I cittadini si oppongono, e il sindaco Davide Carlucci chiede spiegazioni e scrive ad Antonio Decaro per la Città Metropolitana.


“Il Comune si opporrebbe comunque – scrive Carlucci -. A meno che ci vengano fornite precise garanzie sulle emissioni odorigene. Se, cioè, l’azienda fosse disposta a firmare una clausola con la quale si impegna, con una fideiussione, a fermare gli impianti nel caso in cui siano riscontrati cattivi odori o, peggio ancora, esalazioni inquinanti, allora potremmo riparlarne. Diversamente, e in assenza di robuste convenienze economiche per la nostra comunità, noi diremo no”.

“Questa è sempre stata la nostra linea, che è di apertura nei confronti di questi investimenti, ma a condizione che sia salvaguardato il diritto dei residenti a non respirare puzze. Se l’azienda è certa di possedere le tecnologie che consentano di abbattere o azzerare questi inconvenienti, non avrà problemi a sottoscrivere una polizza di questo tipo. Se invece non può garantire in tal senso, vorrà dire che non se ne farà più nulla”, conclude Carlucci.


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