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Il sindaco di Acquaviva si rivolge ai precettori di reddito di cittadinanza



Cari percettori di Reddito di cittadinanza,

organizzare progetti che vi vedano coinvolti e impegnati in prima persona è molto difficile.

Noi ci siamo riusciti, con mille sforzi, ma come si legge in questo articolo, non è semplice e solo per pochi si riescono a organizzare questi progetti.


Per questo ho deciso di tornare a verificare - lo avevo già fatto nell'agosto del 2019 - la disponibilità di molti di voi a dare una mano volontariamente al Comune per sviluppare progetti che possano rivelarsi utili a farci vivere tutti meglio la nostra città. Si va dalla cura dei fiori ad altri piccoli interventi di abbellimento del centro abitato. Lavori leggeri che possiamo concordare insieme in base alle necessità che abbiamo.


Stiamo pensando di organizzare una sorta di albo di volontari disposti a mettersi a disposizione in caso di necessità. Se poi ci sarà la possibilità, magari questo impegno potrà sfociare in occasioni di lavoro retribuito o formazione. Il tutto però naturalmente seguendo le procedure di evidenza pubblica e le norme in materia.


Per ora vogliamo sondare. Chi è interessato può inviare una semplice mail a sindaco@comune.acquaviva.ba.it


Quando il RdC aiuta i comuni: il caso Acquaviva delle Fonti in Puglia Ci sono amministrazioni comunali che grazie al Reddito di Cittadinanza hanno risolto alcuni problemi di disoccupazione cronica. È il caso, ad esempio, di Acquaviva delle Fonti in provincia di Bari, che ha avviato due progetti che riguardano in tutto 36 persone e ne ha un terzo in attesa, ribattezzato “L’amico della porta accanto”, che prevede che gli interessati svolgano un ruolo di assistenza e compagnia a disabili e anziani non autosufficienti. Ma nella testa del sindaco ci sono anche molti altri programmi.

«In Puglia – dice il primo cittadino Davide Carlucci – abbiamo il problema dell’abbandono dei rifiuti. Per noi sarebbe ideale avere a disposizione persone che girano per le campagne. Nel percorso per aderire al progetto ci siamo imbattuti in tante difficoltà. Una di queste è che i progetti hanno tempo limitato e la persona coinvolta non può partecipare ad altri.


Molti avevano iniziato a lavorare dopo anni grazie al reddito; noi ci troviamo bene, loro pure, ma non possiamo riconfermarli. Purtroppo, in particolare al Sud, ci siamo resi conto come spesso i problemi di disoccupazione siano endemici e molte persone non troverebbero lavoro. Il Reddito di Cittadinanza ha dato una mano ai comuni. Sono molti meno i cittadini che vengono a chiedere sussidi, perché già percepiscono il RdC. Allora mi chiedo: perché non utilizzare queste forze più a lungo a favore della comunità?»


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