Come Regione Puglia ci opporremo con tutte le nostre forze alla scelta scellerata di individuare Altamura, Gravina e Laterza, come possibili siti per lo smaltimento di rifiuti nucleari”. Ha le idee chiare l’assessora all’ambiente Anna Grazia Maraschio e appoggia peraltro “l’idea del presidente Emiliano di fare fronte comune insieme alla Regione Basilicata, perché si concordi una strategia unitaria e consapevole”.
Lo ha ribadito nel corso dell’audizione nella seduta congiunta delle IV e V Commissione rispettivamente presiedute da Francesco Paolicelli e Paolo Campo
In Puglia “in questi giorni ci siamo confrontati e ho ascoltato – spiega l’assessora – tutte le sacrosante ragioni dei territori che si oppongono a questa scelta e siamo pronti a mettere in campo qualunque azione, politica e legale, a tutela della salute dei cittadini e della bellezza e biodiversità del territorio”.
Nel corso di questo incontro, sollecitato anche dai presidenti dei Gruppi Pd, Filippo Caracciolo, Con Emiliano, Gianfranco Lopane e Popolari con Emiliano, Massimiliano Stellato l’assessora Maraschio ha relazionato su quanto merso dalle interlocuzioni recenti con i sindaci di Gravina, Laterza e Altamura, il presidente del Parco dell’Alta Murgia. Insieme hanno definito un percorso condiviso per ribadire il fermo “No” della Puglia al deposito di materiale nucleare nel nostro territorio.
In questa battaglia è necessario coinvolgere tutte le comunità pugliesi e quelle lucane. “C’è bisogno in questa vicenda – sottolinea Maraschio – di unità d’intenti, per cominciare a definire insieme alle comunità interessate tutti i rilievi da inviare al Governo nazionale per scongiurare questa possibile scelta dei siti pugliesi e lucani”.
Il presidente della IV Commissione Paolicelli ha ricordato che il Consiglio regionale ha già approvato una mozione con la quale ha espresso l’unanime No a queste scelte calate dall’alto, senza il coinvolgimento dei territori interessati e avulse da qualunque tipo di valutazione di opportunità.
Dal punto di vista strettamente operativo è stata istituita una cabina di regia composta dal presidente Emiliano, dall’assessora all’ambiente e dai sindaci dei comuni interessati, lasciando però una massima apertura a qualunque territorio che manifesti la volontà di partecipare.
Inoltre sono stati istituiti dei tavoli tematici per approfondimenti nei contenuti, coordinati dal capo dipartimento della Regione. Si tratta di mettere a fuoco con l’UniBa, il Politecnico, gli ordini professionali e quanti volessero fornire un contributo professionale per temi, fra i quali: strutture geologiche, tecnico impiantistica, rispetto all’idoneità del sito e la vulnerabilità radioattiva, caratteristica dei siti, implicazioni naturalistiche, oltre che giuridiche e procedimentali, infrastrutture e aspetti demografici.
“L’attenzione rimane alta” – concludono Paolicelli e Campo – il confronto sarà aperto e costante, anche nelle Commissioni competenti”.
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