Chirurgia hi-tech in Puglia con l'arrivo di un robot. L’Ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti, nell'area metropolitana di Bari si è dotato di un nuovo robot chirurgico basata sul sistema Hugo, unachirurgia robot-assistita, messa a punto da Medtronic, azienda di HealthCare Technology. Il suo utilizzo comporta diversi benefici non solo per i chirurghi, ma soprattutto per i pazienti: minori danni ai tessuti circostanti all’area oggetto dell’operazione, riduzione del dolore, riduzione della perdita di sangue, ferite più piccole anche per gli interventi più complessi e periodo di degenza ridotto con dimissioni più rapide.
Questo sistema di chirurgia, secondo quanto descritto dall'azienda sanitaria, fornisce al chirurgo una visione migliorata durante la fase operatoria, ingrandendo fino a otto volte ciò che viene visto ad occhio nudo. Gli schermi ad alta definizione consentono al personale di operare con un livello di precisione molto più alto rispetto agli interventi con tecniche tradizionali.
L’arrivo del sistema Hugo è solo l’ultimo traguardo, in termini cronologici, della storia del Miulli in relazione alla chirurgia robotica, uno dei primi centri in Italia a occuparsi dell’evoluzione della chirurgia mininvasiva già dalla metà degli anni ‘90. In quegli anni nell’ospedale di Acquaviva arrivava infatti il primo robot con endoscopio, attivabile con comandi dalla voce e bracci mossi dal medico a distanza.
Elemento determinante dell’attività in sala operatoria resta infatti il chirurgo, che non opera con le proprie mani bensì manovrando il robot attraverso una console computerizzata. Tale modalità di lavoro si perfeziona infatti nel 1999, con un sistema computerizzato che trasmette istantaneamente il movimento delle mani alle braccia robotiche, ove vengono fissati i vari strumenti chirurgici sofisticati.
Grazie a questa integrazione tecnologica e all’intuizione della dirigenza del Miulli, questo centro diventa nel giro di pochi anni un riferimento d’eccellenza per la chirurgia robotica, con oltre 5.000 interventi chirurgici realizzati e innumerevoli corsi e master frequentati da chirurghi provenienti da molti centri italiani ed esteri.
“L’ospedale Miulli è da sempre un ospedale all’avanguardia – conferma Mons. Domenico Laddaga, Delegato del Vescovo – poiché in grado di coniugare la tradizione nell’attenzione al paziente e nell’investimento verso le più ardite forme tecnologiche. Il nostro Ente è fra i primi nell’Italia meridionale ad aver implementato la chirurgia robotica all’interno di un programma multidisciplinare, sempre attento alle esigenze della scienza e le esigenze delle persone”.
L’utilizzo del robot ha infatti condotto a un significativo miglioramento della qualità di vita, in particolare dei pazienti oncologici, grazie a una minore degenza e a un più celere ritorno alle loro abituali attività. L’utilizzo del sistema Hugo è già stato implementato al Miulli sia con i primi interventi in campo ginecologico sia con i successivi nel settore urologico e ben presto verrà inserito nella chirurgia epatobiliare e pancreatica.
“La chirurgia robotica è quasi imprescindibile – spiega il dott. Vitangelo Dattoli, Direttore Sanitario del Miulli – Interventi chirurgici che tempo fa venivano realizzati con modalità alternative, da decenni nel nostro ospedale sono stati trattati con la chirurgia robotica, che ha travalicato i vecchi settori. Si è iniziato dall’urologia e ben presto sono state aggiunte la chirurgia generale e quella ginecologica.
Accanto alla nuova tecnologia robotica si è anche sviluppata una particolare attenzione gestionale, con riduzione dei costi e aumento della velocità, dell’efficacia e della versatilità. Hugo si aggiunge dunque al parterre dei robot a disposizione del Miulli e ci darà anche la possibilità di coniugare gli obiettivi di trasformazione in Policlinico Universitario. Grazie a Hugo verrà quindi effettuata anche l’attività didattica e pratica nei confronti dei futuri chirurghi, i quali non possono prescindere dal conoscere anche la robotica”.
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