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Zullo:“La Puglia rischia di diventare zona rossa e la Regione continua a non fare tamponi rapidi"



Francamente trovo incomprensibile che il prof. Pierluigi Lopalco – come un’ape regina sui fiori – salti di studio televisivo in studio televisivo a chiedere al Governo nazionale provvedimenti urgenti e uniformi (forse perché in Puglia nessuno vuole assumersi la responsabilità?) e poi collabora nell'organizzare il sistema sanitario pugliese consentendo che la Puglia sia fra le ultime regioni in Italia per utilizzo dei tamponi antigenici rapidi. Di contro ci sono altre Regioni che hanno ordinato alle loro ASL di eseguirli a tappeto… in Veneto, il governatore Luca Zaia è addirittura andato oltre: ha lanciato il tampone fai da te! Senza contare che il prof. Giovanni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute si è dichiarato aperto ad ogni innovazione sta pensando addirittura, in caso di esito positivo del tampone antigenico, di evitare il passaggio a quello molecolare per la conferma, considerato l'alto livello di affidabilità dei tamponi antigenici.


Da noi i test rapidi non solo non vengono effettuati ma vengono addirittura osteggiati. Un’assurdità in un momento in cui la Puglia ha perso il controllo della diffusione dell'epidemia e si ha la necessità di stringere alleanze con ogni operatore sanitario disponibile a somministrare tamponi antigenici. A volte si ha la sensazione che chi gestisce la sanità pugliese voglia tenere tutto sotto il proprio potere e preferisce l'autoritarismo del potere poi finisce per non avere nulla sotto controllo perché oggi serve l'autorevolezza di un coordinamento efficace di uomini, mezzi e azioni.

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