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Precari oss, FI a Emiliano: “Mancato rinnovo uguale totale disinteresse”



Nota congiunta dei consiglieri regionali del Gruppo Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta e Paride Mazzotta e dei parlamentari pugliesi Mauro D’Attis, Veronica Giannone, Dario Damiani, Francesco Paolo Sisto, Elvira Savino, Vincenza Labriola, Carmela Minuto.

Sul mancato rinnovo del contratto degli operatori socio-sanitari che prestano servizio nella nostra Regione abbiamo deciso l’altro giorno di scrivere formalmente al presidente della Giunta, all’assessore alla Salute e a tutti i direttori delle Asl pugliesi: quanto sta accadendo rivela il totale disinteresse della Regione nei confronti di chi ha prestato servizio per mesi, soprattutto durante l’emergenza pandemica, mettendo a rischio la propria salute e quella dei propri cari.


Gli operatori socio-sanitari, assieme ai medici ed agli infermieri, hanno garantito il servizio, sopperendo spesso alle gravi mancanze del nostro sistema dovute a scelte regionali e nazionali talvolta discutibili.

La Regione Puglia ha certamente il diritto di scegliere che tipo di assunzioni o stabilizzazioni effettuare secondo quelli che sono i requisiti disposti dall’art. 20 del Decreto Legislativo n. 75, 25 maggio 2017, ma non si può non considerare le gravi ripercussioni che le tali scelte producono nella vita delle persone. Il citato Decreto Legge, al fine di superare il precariato, prevede di ridurre il ricorso ai contratti a termine valorizzando la professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro a tempo determinato e, inoltre, bandendo procedure concorsuali riservate, ferma restando la garanzia dell'adeguato accesso dall'esterno e previa indicazione della relativa copertura finanziaria.


Alla luce di questo, come si può essere tanto superficiali e decidere con tanta leggerezza di non rinnovare un contratto di lavoro a donne e uomini che hanno prestato servizio presso le Asl, acquisendo importanti e necessarie competenze per svolgere al meglio il loro lavoro a tutela delle persone malate ricoverate in ospedale? Come si può dar loro notizia del non rinnovo di contratto solo 3 giorni prima?

E’ una scelta che, francamente, non possiamo non censurare anche e soprattutto dal punto di vista morale, senza considerare che in soli 3 giorni centinaia di famiglie non avranno più uno stipendio. Perciò, abbiamo ritenuto di cristallizzare la nostra posizione con una lettera, assieme alla richiesta forte, pressante, alla Giunta regionale di rivedere le decisioni assunte”.


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