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Covid nelle scuole del Barese, l’Asl: “Ecco come si è ridotta la curva dei contagi”



Una drastica riduzione dei casi di contagio nelle scuole a partire da fine ottobre, ossia dalla sospensione delle attività didattiche in presenza, fino ad oggi. È quanto emerge dalla analisi dei grafici realizzati dai tracciatori dell’Epidemic intelligence Center, centrale operativa della sorveglianza sanitaria del Dipartimento di prevenzione della ASL Bari, attivo nel monitoraggio Covid nelle scuole.


La curva dei contagi tra docenti e alunni degli istituiti di ogni ordine e grado – come si evince dai grafici – in provincia di Bari – ha subito un’impennata tra il 19 ottobre e il 2 novembre, in concomitanza con l’avvio della seconda ondata. Il 26 ottobre la Regione Puglia ha poi emanato l’ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza e nei dieci giorni successivi alla chiusura delle scuole, che è in media il periodo di incubazione del virus, la curva dei contagi sia tra docenti che alunni ha cominciato a scendere in maniera significativa.


Sono in particolare gli istituti secondari di secondo grado – ossia le scuole superiori – a far registrare il calo più vertiginoso, passando da un andamento che dal 28 settembre al 2 novembre è in continuo aumento ad uno sviluppo regolare nelle settimane successive fino ad abbassarsi a partire dal 23 novembre e mantenersi stabile fino ad oggi.


“Il monitoraggio nelle scuole e l’evoluzione del trend che abbiamo registrato testimoniano il livello di circolazione del virus in ambiente scolastico che coinvolge in maniera speculare alunni e insegnanti – spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione, Domenico Lagravinese – sono evidenti gli effetti dello stop delle lezioni in presenza, per questo è importante la prudenza per limitare la ulteriore diffusione della pandemia”.


I grafici dei tracciatori mettono in evidenza anche per le scuole primarie e quelle dell’infanzia un trend di contagi che va di pari passo alla presenza o meno in aula di studenti e docenti. “Abbiamo registrato lievi picchi anche nei giorni a ridosso delle festività natalizie – prosegue Lagravinese – periodo in cui, nonostante le restrizioni stabilite a livello nazionale, sono aumentate le occasioni di incontri e assembramenti specie in ambito famigliare e che hanno inevitabilmente avuto ripercussioni in ambito scolastico”.

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