“È vero che siamo in zona gialla, ma abbiamo segnali preoccupanti di diffusione della variante inglese. Questa variante si diffonde tra giovani e bambini. Il fatto che siamo in fascia gialla perché 2 settimane fa il nostro trend era in diminuzione non vuol dire che dobbiamo stare tranquilli. Per me la didattica a distanza dovrebbe essere prorogata fino all’inizio della primavera”.
Lo ha affermato l’epidemiolgogo e assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, ospite di ‘The Breakfast Club’ su Radio Capital.
Covid, Spirlì: “Ci spaventiamo per 4 persone distanziate a tavola poi lasciamo un’intera mattinata 25 ragazzi in aula” “Oggi – ha sottolineato – i dati ci dicono che tra i bambini si sta diffondendo il contagio in modo proporzionalmente superiore alle altre fasce d’età. Il virus nelle scuole circola, tanto più in questo periodo. Questo non preoccupa solo noi: non c’è presidente di Regione che non si stia preoccupando per questo. Noi siamo stati forse i più coraggiosi – rimarca Lopalco – sfidando l’ira di qualche famiglia. Sappiamo che imporre la didattica a distanza è un problema per molti genitori, ma qui ci deve aiutare il Governo, di certo non possiamo occuparcene noi con il bilancio regionale. Poi abbiamo comunque permesso alle famiglie che non possono tenere i bambini a casa di concordare con le scuole didattiche in presenza, per massimo il 50% della classe”. Vaccino Covid, AstraZeneca potrà essere utilizzato nella fascia 18-65 anni. Tranne soggetti fragili Lo dicevano tutti che la raccomandazione AIFA di limitare il vaccino AstraZeneca al di sotto dei 55 anni e in persone che non presentavano alcun fattore di rischio non stava né in cielo né in terra. Meglio tardi che mai, arriva la nota del Ministero della Salute che recita "il vaccino COVID-19 VACCINE ASTRAZENECA può essere offerto fino ai 65 anni (coorte 1956) compresi i soggetti con condizioni che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di COVID-19 senza quella connotazione di gravità riportata per le persone definite estremamente vulnerabili".
Questo darà senza dubbio impulso alla campagna vaccinale già partita nelle scuole, università e negli altri servizi essenziali.
Speriamo ora che vengano approfonditi i dati (disponibili!) sulla efficacia dei vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna) già dopo la prima dose in modo da programmare calendari vaccinali più distanziati con la seconda dose a 12 settimane, come si fa con AstraZeneca.
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