Covid, Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali
- New Acquaviva
- 31 mag 2021
- Tempo di lettura: 4 min

Sono decisamente soddisfatto per il risultato raggiunto con l’adozione – nell’ordinanza firmata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza – delle ‘Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali’ elaborate ed approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”, lo dichiara il Presidente Massimiliano Fedriga.
“Ancora una volta abbiamo dimostrato come sia fondamentale nel confronto fra lo Stato e le Regioni un approccio fondato sulla collaborazione istituzionale. Come Conferenza delle Regioni abbiamo avvertito da subito la necessità di mettere a disposizione il nostro contributo di proposte, elaborando rapidamente linee guida che consentissero a tutti i settori che hanno ripreso o stanno per riprendere le loro attività di poterlo fare organizzandosi per tempo sulla base di un pacchetto di regole di prevenzione comuni."
Abbiamo avviato con immediatezza – spiega il Presidente della Conferenza delle Regioni – un confronto proficuo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e con la ministra Mariastella Gelmini. Infine abbiamo sollecitato un approfondimento tecnico ulteriore registrando con il Cts una significativa convergenza su tutti i contenuti delle linee guida.
È stato davvero un grande lavoro di squadra delle Regioni – aggiunge Fedriga – e voglio ringraziare gli assessori alla salute, coordinati dall’Emilia-Romagna, e il gruppo di lavoro per l’emergenza Covid-19, coordinato dal Veneto, per l’impegno profuso che ha consentito di raggiungere risultati tutt’altro che scontati.
Ora il mio pensiero va anche a tutte quelle attività che con le misure di prevenzione dovute alla pandemia hanno dovuto sopportare lunghi periodi di chiusura e che, con il passaggio di alcune Regioni in zona bianca, potranno finalmente anticipare le aperture nel rispetto dei protocolli di prevenzione previsti proprio nelle linee guida della Conferenza. Linee guida che saranno recepite in queste Regioni con specifiche ordinanze regionali. Penso che sia un piccolo, ma importante segnale per la ripartenza del Paese. Un segnale di speranza in più – conclude Fedriga – che si rafforzerà con il progressivo ampliamento della campagna vaccinale a cui le Regioni ed i loro servizi sanitari stanno danno un contributo costante e fondamentale”.
Le presenti “Linee Guida per la ripresa delle attività economiche e sociali” tengono conto delle disposizioni del decreto-legge n. 52 del 22 aprile 2021, del decreto-legge n. 65 del 18 maggio 2021 e sono adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 16 maggio 2020.
Gli indirizzi operativi contenuti nel precedente documento “Linee Guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” (prima versione maggio 2020) si sono dimostrati efficaci per favorire l’applicazione delle misure di prevenzione e contenimento nei diversi settori economici trattati, consentendo una ripresa delle attività economiche e ricreative compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori. Anche in Italia, uno straordinario contributo al contenimento della diffusione di SARS-CoV-2 e alla prevenzione dello sviluppo di casi gravi, oltre che dei decessi, è offerto dalla campagna di vaccinazione anti-COVID19, che, allo stato attuale, si caratterizza per adesione volontaria e offerta gratuita. Un’elevata adesione alla campagna vaccinale, favorita da adeguata promozione della stessa, determinerà le condizioni immunitarie di protezione dallo sviluppo di patologia grave e d’infezione sia dei lavoratori, sia degli utenti delle attività di cui al presente documento, contribuendo a evitare che si ripresentino le condizioni che hanno portato alle diverse restrizioni nel corso degli ultimi 15-16 mesi.
In continuità con le precedenti Linee Guida, delle quali è stata mantenuta l’impostazione quale strumento sintetico e di immediata applicazione, gli indirizzi in esse contenuti sono stati integrati con alcuni nuovi elementi conoscitivi, legati all’evoluzione dello scenario epidemiologico e delle misure di prevenzione adottate, anche in un’ottica di semplificazione. In particolare, si è ritenuto più utile rimarcare le misure di prevenzione sicuramente efficaci, in luogo di misure che, pur diffusamente adottate, non aggiungono elementi di maggiore sicurezza.
La stessa finalità di semplificazione è stata tradotta nell’accorpamento dei molteplici settori economici e ricreativi in macro-aree, affini per profilo di rischio o per attività.
Si evidenzia che il presente documento individua i principi di carattere generale per contrastare la diffusione del contagio, quali norme igieniche e comportamentali, utilizzo dei dispositivi di protezione, distanziamento e contact tracing. Rientra nelle prerogative di associazioni di categoria e altri soggetti rappresentativi redigere ulteriori protocolli attuativi di dettaglio ed eventualmente più restrittivi, purché nel rispetto di tali principi generali, la cui attuazione deve essere garantita e soggetta a verifiche puntuali effettuate dalle competenti autorità locali.
I settori di cui al presente documento sono stati individuati sia perché rappresentano le attività maggiormente penalizzate dal meccanismo delle chiusure in base allo scenario, sia perché costituiscono settori in cui il rispetto delle misure previste è più concretamente realizzabile e controllabile rispetto alla pubblica via e ai comportamenti negativi (assembramenti) che vi si registrano.
Per tutte le attività di cui al presente documento devono essere usati da parte dei lavoratori dispositivi di protezione delle vie aeree finalizzati alla protezione dal contagio e deve essere obbligatoria la frequente pulizia e igienizzazione delle mani. Resta inteso che devono essere usati, da parte dei lavoratori, i dispositivi di protezione individuale previsti in base ai rischi specifici della mansione, in adempimento agli obblighi di cui al Decreto Legislativo n. 81 del 2008.
Resta inteso, infine, che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo. Sono fatte salve, inoltre, disposizioni normative nazionali successive all’adozione delle presenti linee guida che intervengono a modifica degli attuali obblighi igienico-sanitari e comportamentali. Si evidenzia, altresì, che nella fase attuale nelle quale la campagna vaccinale è in corso e non risulta ancora raggiunta una copertura adeguata della popolazione, in considerazione delle indicazioni scientifiche internazionali che non escludono la possibilità che il soggetto vaccinato possa contagiarsi, pur senza sviluppare la malattia, e diffondere il contagio, si ritiene che allo stato attuale il possesso e la presentazione di certificazioni vaccinali non sostituisca il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio quali ad esempio il distanziamento interpersonale, l’utilizzo della mascherina, l’igienizzazione della mani e delle superfici.
Clicca sul link per scaricare le “Linee Guida per la ripresa delle attività economiche e sociali“.
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