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Appello a Conte dall'Ospedale Miulli: prenda i soldi del Mes



“L’articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno”

( Scritto da Franco Petrelli)


L’Ospedale generale regionale «Miulli» è tra le sedi vaccinali prescelte dalla Regione Puglia. Sulla base di un’utenza extraregionale, del numero di pazienti e di operatori e della possibilità di conservare i vaccini in un congelatore ad Ult freezer (temperatura ultra bassa) a meno 75 gradi centigradi. Infatti il preparato della Pfizer, il primo vaccino giunto in Italia, richiede la conservazione a quella temperatura.


Dalla direzione amministrativa dell’ospedale di Acquaviva precisano che «il nosocomio si è dotato di un ulteriore moderno frigorifero, a meno 80°», e che «in accordo con il Dipartimento di prevenzione dell’Asl organizzeremo la vaccinazione per i dipendenti e per le società che operano all’interno del plesso ospedaliero».

Quanti sono attualmente i ricoverati, affetti da coronavirus? «Sono oltre 100, provenienti dalla provincia di Bari, e se aggiungiamo la prima fase della pandemia risultano in tutto circa 600 i pazienti curati dal reparto dedicato al Covid». Ci sono state nuove assunzioni? «A fronte di 70 pensionamenti - rispondono dalla cabina di regia dell’ente ecclesiastico - abbiamo effettuato oltre 200 nuove assunzioni, che riguardano le varie categorie professionali. In modo diretto e indiretto. Il Covid-19 non ha bloccato e compromesso la salute di ammalati affetti da altre patologie e provenienti dall’intera Puglia».

In particolare, fonti dell’ospedale chiariscono che «il Miulli si è organizzato garantendo la necessaria sicurezza e oggi si può dire che i servizi e reparti hanno potuto operare regolarmente. In generale, crediamo - sottolineano dai vertici del nosocomio - che occorre difendere il diritto alla salute, supremo e inviolabile, di qualsiasi persona. In questo periodo, è vero, la sanità italiana accusa problemi economici, che potrebbero essere risolti - è la tesi - con l’utilizzo dei fondi del Mes». Un tema politico, quindi, al centro di un dibattito a livello di forze di governo nazionale e di opposizione, sul quale evidentemente la direzione del Miulli ha una posizione chiara.

D’accordo, suggeriamo, ma ci sono i 9 miliardi del Recovery Fund. «Sono insufficienti per recuperare i tagli che sono avvenuti nel corso degli anni e con i vari governi», tagliano corto dalla stanza dei bottoni del nosocomio acquavivese.


Ritorniamo alla vaccinazione anti Covid: quando inizierà qui al Miulli? «Verso la metà di gennaio, negli stessi ambienti predisposti per la vaccinazione anti influenzale».


Franco Petrelli

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