A settembre, sempre per furto d'auto, erano stati arrestati in flagranza di reato e rinchiusi nel carcere di Foggia. Oggi, dopo una lunga indagine, i carabinieri di Triggiano hanno notificato loro, dietro le sbarre, un'altra ordinanza applicativa di misura cautelare relativa a cinque ulteriori furti di veicoli - tra furgoncini e utilitarie, "facilmente asportabili e rivendibili" dicono gli investigatori - avvenuti tra luglio e agosto a Valenzano, Noicattaro, Grumo, Acquaviva e Ruvo. Cinque mesi fa le manette ai loro polsi scattarono dopo un furto d'auto a Gioia e un inseguimento di circa 40 chilometri sulla Provinciale 90 'Sannicandro-Bitetto'. In quella occasione, dopo ripetute manovre spericolate finalizzate a seminare i carabinieri, a causa della forte velocità, il "ladro conducente' perse il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro un albero d'ulivo piantato lungo il ciglio stradale. Uno dei tre banditi, proprio a causa dell'incidente, fu costretto al ricovero in ospedale.
Il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, da cui emergono indizi a carico di T.G., 53enne, M.O., 48enne e S.V. 42enne, tutti di Bitonto, in ordine a cinque furti di autovetture, commessi a Valenzano, Noicattaro (BA), Grumo Appula (BA), Acquaviva delle Fonti (BA) e Ruvo di Puglia (BA), nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 30 agosto 2021. Al 42enne è altresì contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale, poiché, per garantirsi la fuga dopo il furto di un veicolo avvenuto in Acquaviva delle Fonti (BA) il 28.8.2021, non si sarebbe fermato all’alt impostogli dalla pattuglia della Stazione Carabinieri di Barletta (BT), innescando un pericoloso inseguimento attraversando i comuni di Barletta, San Ferdinando di Puglia (BT) e Cerignola (FG).
Nel corso delle attività di indagine, i militari dell’Arma sono riusciti a recuperare 3 vetture asportate dagli indagati e a restituirle ai proprietari. La misura cautelare è stata notificata presso il carcere di Foggia, dove i prevenuti erano ristretti perché arrestati in flagranza nel mese di settembre dai Carabinieri sempre per furto d’auto.
Anche in quell’occasione i tre non si fermarono all’alt intimato loro da una pattuglia dei Carabinieri, dando luogo a un prolungato inseguimento, che terminava lungo la provinciale S.P. 90 “Sannicandro-Bitetto”, dopo circa 40 chilometri, allorquando il conducente del mezzo rubato, dopo aver posto in essere ripetutamente manovre spericolate finalizzate a far desistere gli inseguitori, a causa della forte velocità, perdeva il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro un albero di ulivo dislocato lungo il ciglio stradale.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
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